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Pagina:Luigi Barzini. Sotto la tenda.djvu/81

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Catolico”. Un macello di quindicimila cristiani mutò il corso della storia.

Gli arabi mostrano al viaggiatore, che percorre la via di Alkazar, l’antico ponte sul Wad Makhazan ora interrato, abbandonato dal fiume che fu tagliato dai mori alle spalle dell’esercito di Sebastiano portoghese, il Re giovinetto. In quell’esercito, particolare curioso, v’erano anche settecento soldati italiani che il Papa aveva mandato ad imbarcarsi a Lisbona diretti in Irlanda ad aiutarvi una sollevazione cattolica. Ma quei buoni romani trovarono forse che era opera più meritoria e cara a Dio il combattere gl’infedeli che non gli scismatici, e andarono a farsi massacrare ad Alkazar.

Rimase fra i pochi scampati la leggenda che Sebastiano, sparito nella mischia, non fosse morto, ma che, Cristiano Errante, fosse dannato a girare il mondo fino alla scomparsa dell’ultimo musulmano. La leggenda divenne popolare in tutta l’Europa, e un mercante calabrese, certo Marco Catizone, che era stato qualche volta a Lisbona e parlava portoghese, inaugurò in quell’epoca il nobile mestiere del redivivo, facendo