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Pagina:Luigi Barzini - Al fronte (maggio-ottobre 1915).djvu/217

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NELLA CONCA D’AMPEZZO E INTORNO AL LAGO DI MISURINA.

8 settembre.

In mezzo alla smisurata violenza di forme rocciose delle Alpi Dolomitiche, nel cuore di quella convulsa moltitudine di vette e di balze nude, si adagiano due meravigliosi angoli di calma, pieni di una molle e riposante bellezza: sono la conca di Cortina d’Ampezzo e la valle di Misurina — nella quale s’incastra il lago famoso, freddo, verde e puro come uno smeraldo. Nel cavo delle sue ondate più eccelse, la grande tempesta dei monti cela e protegge questi due rifugi di tranquillità, così diversi fra loro, ridente l’uno, melanconico l’altro, ma pieni tutti e due di una non so quale dolcezza d’immobilità.

La valle del Boite, nella quale — proprio ai piedi delle terribili Tofane — s’apre la conca di Cortina, e la valle dell’Ansiei, che al sommo di un’aspra salita riserba al viaggiatore la sorpresa del piccolo lago pittoresco di Misurina, queste due vallate profonde, dopo un corso capriccioso, finiscono per risalire al nord quasi parallele e vicine, incanalando strade che conducono alla grande arteria austriaca: la val-