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Gaspara Stampa. | 39 |
potrebbe essere più calzante! La presenza di lui ravviva tutte le sue forze; ella si sente rifiorire, rincolorire, come l’erba di maggio, quando il sole la bèa.
Quando io veggo apparire il mio bel raggio, |
Certo non è nuovo il vezzo degli amanti di paragonare il loro bene al sole, e larghissimamente ne abusarono i cinquecentisti. L’imagine poetica di Gaspara ci richiama analogicamente alla memoria anche quella moderna del Carducci:
Quando parto da voi, dolce signora, |
È dunque imagine spontanea, naturale, anche se vecchia; ma Anassilla vi aggiunge una nota personale, profonda, con quella chiusa ansiosa: