Pagina:Luisa Anzoletti - Canti dell'ora, Milano 1914.djvu/18

Da Wikisource.
10 fantasie


di nanerelli dai piccini passi;
fin che i raggi fermando alto lanciati,
57una cestaia di tassobarbassi

gli accolse, e brulicò come a’ mercati
fan le corbe de’ gamberi. Ma in questa
60ecco parlamentar tre potentati:

il re de’ gnomi con la buia vesta,
il re de’ silfi con quattr’occhi, il grave
63re de’ pigmei con tre corone in testa.

Dice il primo: — Pian piano io serro a chiave
la porta de le nuvole. Gaietto
66vi picchia ’l sol. Nessuno apre. Addio fave! —