Pagina:Luzio-Renier - Mantova e Urbino, Roux, 1903.djvu/29

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Il caso di parentado concluso tra i Gonzaga ed i Montefeltro non era nuovo. Dacchè nella Giocosa diretta da Vittorino da Feltreerasi educato il forte e nobile spirito di Federico Montefeltro e lo stesso primo Marchese di Mantova, Gianfrancesco, lo aveva iniziato all’arte militare1, le simpatie tra le due Case naturalmente aumentarono. Uno dei figli di Gianfrancesco, Alessandro, sposò una Montefeltro, e una sorella di Alessandro, Cecilia, doveva impalmare Oddantonio, duca d’Urbino2. Molti anni appresso (nel 1481) il marchese Federico Gonzaga, volendo ingrandire la sua residenza nel castello di Mantova, si rivolgeva ad un suo famigliare, Matteo da Volterra, passato al servigio dei Montefeltro, acciò gli mandasse un disegno del palazzo celeberrimo d’Urbino, che il duca Federico aveva fatto edificare, contribuendovi col consiglio, dall’architetto

  1. Vedi BALDI, Vita e fatti di Federigo di Montefeltro, Roma, 1824, I, 14; ROSMINI Vittorino da Feltre, Milano, 1845, p. 221, ed anche UGOLINI, op. cit. , I, 302.
  2. Buon per lei che il matrimonio sfumasse, però che Oddantonio era un gran cattivo soggetto, e pei suoi turpi vizi morì pugnalato nel 1444. Cfr. BALDI, Federigo I, I, 189, segg.; e UGOLINI, I, 277 segg. nonchè Giorn. stor., XVI, 125. Rispetto alla moglie di Alessandro Gonzaga vedi UGOLINI, II, 26-27.