39L’artiglio della Morte
Ti toglie al lento strazio
D’una misera età che si disface; 42Del suol che tanto amasti
Fuggi a più forte affanno,
Né il cadente tuo giorno attristeranno 45Tempi vili e nefasti. —
Ma il dì che avesti accanto
La Parca, o generoso, 48Credo un pensier più santo
Ti contendesse all’anima
La voluttà dell’ultimo riposo; 51Credo sclamassi: ahi, fuori
Del regno de’ viventi,
Non partirò, mia terra, i tuoi cimenti 54Nuovi, e i nuovi dolori!
Ben tu sapevi come
S’ama, si soffre e spera 57Nel santo e mesto nome
Di questa Italia; e maschera
Da conviti e da trivi esso non t’era: 60Braccio, voce, pensiero
A lei sempre eran volti;
Poi, ne’ di che prevalsero gli stolti, 63Il tuo silenzio altero.