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ATTO QUINTO 147

medico.
(Fra sé.)
Ov’io potessi
Sgusciar netto di qui, non mi farebbe
La voglia pazza di regal mercede.
Viva Dio! più tornar.
macbeth.
Queste massicce
Mura sfidan l’assalto: Io qui li aspetto!
Vo’ tenerli laggiù fin che la fame
O la peste li strugga. Ove con essi
Non si fossero aggiunti i traditori,
Noi con sortita subitana incontro
Lor movemmo, e petto a petto....
(Un grido fra le scene.)
Un grido?
chi lo mandò?
seiton.
Di femmine è la voce.
Mio re!
(Parte precipitoso col Medico.)
macbeth.
Più senso di timor non sento.
Tempo già fu che l’ululo del gufo
Mi mettea raccapriccio, ed un racconto
Di casi spaventosi era bastante
A sollevarmi sul capo le chiome,
Quasi avessero vita. Or son mutato: