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ATTO PRIMO

SCENA PRIMA

Ersilia e Idalba.

Ersilia.   Voi dite bene, amica Idalba: è vero,

per la figura sua non è spiacevole;
ma non potreste credere quant’egli
mi si renda sgraziato e disgustoso
per quel suo modo di parlar, sí strano
che a le volte i’ non so quel ch’e’ si dica.
Idalba.   Che dite voi, mia cara Ersilia? E a me
quelle nuove parole piaccion tanto
ch’io ne vo pazza, e quand’egli ragiona,
lo sto ascoltando con piacer grandissimo.
Ersilia.   Ben me ne son accorta, poiché osservo
che vi studiate qualche volta di
rubargli qualche cosa e di andarlo
imitando. Ma poi altra ragione
c’è ancora, perch’io debba andar con lui
sí ritenuta; poiché finalmente
noi non sappiamo ancor di certo chi
e’ si sia. Ortensio, di mio padre amico,
ha trattato da Modona per lettere
del maritaggio mio con Flavio Trinci,
gentiluom molto agiato di cotesta