Pagina:Maffei, Scipione – Opere drammatiche e poesie varie, 1928 – BEIC 1866557.djvu/244

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N A RETE. O dell’eccelso, annoso, intatto bosco

Driadi pietose, amabil Geni amici,
adempiere a voi tocca i fausti auspici.
Licori.   Amor, che forse co’ be’ dardi tuoi
quelle note segnasti,
deh se i nomi accoppiasti,
le salme accoppia ancor tu che lo puoi.
Narete.   Itene, o figlie, ed a Giunon regina
la qual di noi fu tutelar mai sempre,
perch’a nostri desiri omai si pieghi;
fate Lare avvampar, volare i prieghi.
S’egli è ver che la sua rota
giri e volga la fortuna,
fissa ancor ne’ nostri danni
rimaner piú non potrá.
Tempo è ben che si riscuota
quel destin che ad una ad una
le sventure per tant’anni
contra noi vibrando va.