Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
ATTO PRIMO
SCENA I
Orazio e Bruno.
Ho giá inteso signore... Obligatissimo.
Non occor altro... Ma se dico che
non occor altro... Ma perché vuol farmi
quest’accompagnatura, quando vede
che non m’è a grado?... O in malora lasciatemi
andar pe’ fatti miei. Non gli avess’io
mai dimandato a costui; qual seccagine!
Bruno, vengono mai costoro?
Bruno. Ancora
non gli veggo spuntare: io non ho dubbio
però di nulla. Due di que’ facchini
giá gli conosco; anzi il piú grande, quegli
che saltò prima in barca, spesso pratica
per casa. Tuttavia non è da andare
senza la roba piú innanzi, cred’io.
Fidarsi è bene e non fidarsi è meglio.
Orazio. Ci possiamo arrestare un poco in questa
piazzetta.
Bruno. Ma perché, signor padrone,
(mi perdoni) trattar sì bruscamente