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78 le cerimonie


quel galantuom che con sue cirimonie

si proferiva a servirla?
Orazio.   Ma essendo
vo’ indietro, io gli ho chiesto de la via:
insegnata che l’ha e ringraziato
da me, non ci era modo che potessi
staccarmelo d’attorno; anzi per filo
volea seguirmi fino dove ir debbo.
Che noia d’uomo!
Brino.   Sì, ma finalmente
era un far cortesia, un mostrar buon genio.
Mi spiace questo primo incontro; presto
veda — si fa ad acquistar concetto
di stravagante, stizzoso, fantastico.
Orazio.   Di quanto spetta a voi prendete cura,
che tanto basterá. Or sapete voi
che di questa piazzetta io risovvengomi?
Oltre quel canto solea star certa donna
che vendea frutte bellissime, ond’io
spesso avea seco negozio. Ora parmi
ch’ir saprei da me a casa.
Bruno.   È maraviglia,
essendo stato in etá così tenera
mandato via; ma in questo luogo appunto
frutte ella or troverá troppo migliori,
perché sappia che in quella casa sta
la sua sposa.
Orazio .6 Lá in quella?
Bruno.   Certamente.
Buono è l’augurio. Ma che vuol mai dire
ch’io non la veggo giulivo, in quel modo
che par si converrebbe a chi ritorna
dopo tant’anni alla patria ed è in punto
di riveder la casa e d’abbracciare
il signor padre e tutti i suoi?
Orazio.   Che dite