Pagina:Maffei - Consiglio politico finora inedito presentato al governo veneto, 1797.pdf/120

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l’idea Romana, con farle partecipare della libertà, e con introdurle in qualche modo nella Repubblica, egli è indubitato, che la maggior parte dell’Italia sarebbe spontaneamente venuta a lor divozione. E se nel far questo avessero eletto il metodo dei Moderni, senza indurre confusione popolare con l’eccessiva moltitudine, egli è certo, che si sarebbero mantenuti felicemente senza incontrare il disordine de’ Romani. Ma in quel tempo le buone lettere Latine, e Greche non erano rinate ancora, onde non era possibile di conoscere per qual massima, e con qual sistema fossero arrivati a tanto Dominio i Romani; ed i Governi Inglese, Olandese, e gli altri descritti non erano formati ancora, onde non si potevano considerare gli effetti, che il loro modo vien a produrre. Al presente, che gli antichi Scrittori ci sono resi così famigliari, e che queste nuove Repubbliche ci stanno dinanzi agli occhi, niente osta al far uso del beneficio degli studj, e del vantaggio de’ tempi; e poichè l’ingrandimento degli altri Principi, la nuova faccia delle cose d’Italia, e la facilità con cui si è preso ad arbitrar de’ suoi Stati, ci mettono in necessità di crescer di forze per non rimanere a discrezione altrui, e di prender qualche importante provvedimen-