Pagina:Maffei - Consiglio politico finora inedito presentato al governo veneto, 1797.pdf/129

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gior parte servendo si rovina. Ma in quel Regno persona di conto non può comparire con onore in pubblico, se non ha fatto campagne, e se non ha contribuito, almeno per qualche tempo, ed in qualche modo l’opera sua al pubblico interesse, ed al bene dello Stato. I più nobili singolarmente, ed i più ricchi sino dalle donne sarebbero guardati con disprezzo, se non impiegassero nel servizio le facoltà, e le persone.

Non è da farsi punto maraviglia, che tale idea, e tale spirito viva in quel Governo benchè Monarchico. Gran differenza corre da Regno a Regno. Quando signoreggiavano a cagion d’esempio i Longobardi in Italia, il Re era straniero, e i Duchi, che di quella barbara Repubblica venivano ad essere gli Ottimati, ed ognun de’ quali governava una Città come Principe, erano tutti di loro Nazione. Gl’Italiani dunque esclusi, anche dalle dignità, erano tenuti in servitù; e però ne avvenne, che al primo Straniero Esercito venuto in Italia, il Regno de’ Longobardi ebbe fine, e perdettero in pochi mesi, quanto avevano pacificamente goduto per dugent’anni; essendo che punto gl’Italiani non si mossero, nè vollero prender l’armi per conservare ad altri il Dominio. Ma i Francesi si elessero a principio un Re della