Pagina:Maffei - Consiglio politico finora inedito presentato al governo veneto, 1797.pdf/130

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propria loro gente, e se l’hanno sempre mantenuto. Le molte dignità, e tutti i Supremi onori Civili, ed Ecclesiastici, Militari, e Ministeriali, sono tutti a loro distribuiti. Idolatrano però il Re, come fonte della loro grandezza, e come centro della loro gloria, e da questo viene a seguirne l’istesso effetto, e l’istessa disposizione degli animi, che ne’ Governi liberi, e nelle Repubbliche. Anzi molto maggior cura debbono porre quelle Repubbliche, le quali dominano altre Città Illustri, per compensar loro in qualche modo quella proprietà esclusiva, che per necessità porta seco un Principe, il quale insieme può anch’essere Ministro, e Governatore, e Vescovo, e Generale, ed Ambasciatore, dove il Re non può esser altro che Re.

Ora non abbiasi dubbio alcuno, che quando l’ambizione di Società, e l’immaginazione di proprio interesse per virtù del general concorso nell’elegger que’ Deputati, che debbono per loro in Venezia risplendere, avrà guadagnato tutti, non si cambino in un tratto le vergognose massime, ed il vergognoso vivere, che ora regna nello Stato. I costumi vengono in gran parte dalle opinioni, e molte opinioni nella forma de’ Governi hanno la radice. Rinunciarono gl’Italiani alla gloria dell’armi, quando non ebbero