Pagina:Maffei - Verona illustrata IV, 1826.djvu/38

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32 capo primo

Cavalieri di comune, che si chiamavan già Procuratori, comesi vede nello Statuto (l. 4, c. 1), ed hanno cura della grascia, attendendo a impedire ogni fraude che da’ venditori del pane, del vino, dell’olio, delle carni, de’ salumi d’ogni genere, e in fine di qualunque sorte di comestibili potesse esser fatta. Ad essi spetta altresì di badare in questa parte alla sanità e pulitezza, castigando, a cagion d’esempio, chi recasse frutti non maturi, overo esponesse, quasi leggiadre merci, fetenti e succidi formaggi e salumi, e altre lordure. Si creano altresì Deputati, Presidenti e ministri con varj nomi per regolare ed amministrare quanto spetta alle publiche gravezze, all’estimo, alla sanità, all’arte della seta, al Monte di pietà, a gli ospitali e luoghi pii, all’Anfiteatro, alle fabriche publiche, al Ghetto, e a più altre inspezioni; e non meno alla cura dell’Adige, per tenere a freno il qual fiume, ed assicurare a forza d’argini e di lavori il paese inferiore, niente meno di dodici in quattordici mila ducati si spendono ogn’anno. A’ Presidenti dell’Arena è raccomandata la preservazione della più bella gemma di questa città, spezial cura richiedendosi per difenderla da’ continui e deplorabil danni che vi fa chi l’abita, e parimente dalle pazze operazioni che vi soglion fare i muratori, quando metton mano a risarcirla. Il Monte in quest’ultimi tempi ha girato dugento trentasei mila ducati per anno di soli imprestiti a chi impegna. Era altre volte ricchissimo di depositi, e sarebbe per più ragioni necessario che sempre il fosse. Vien retto da una Sessione di quindici,