Pagina:Maffei - Verona illustrata IV, 1826.djvu/41

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notizie generali 35

sciando il danno delle muraglie e delle stanze, un piede che si alzi il piano avanti casa ben architettata e di giuste proporzioni, basta a farle perder gran parte di sua bellezza: e con tutto ciò non manca tutto giorno chi con mirabil cecità si faccia ammontar dinanzi il terreno. chee diremo delle supellettili distrutte in più luoghi dalla gran polvere, e che del danno che ne risente il letto dell’Adige, nel qual le pioggie tanta materia però portano dalla città? L’eccesso a’ nostri giorni è arrivato a termine, che fin le piazze o campi adiacenti al Corso, e ch’erano al pian di esso, ne son divenuti poggi; nè si perdona alle strade con publica spesa e autorità selciate; taluna nel cuor della città se n’è posta in disuso dalle carrozze, e qualche altra frequentatissima si riguarda come in viaggio i cattivi passi. Così permettesi a gli Spezzapietra, lavorando in vie frequentate, di far montagna a lor piacere dov’era pianura. Si crederebbe tutto ciò impossibile ad avvenire in luogo non deserto, ma abitato, mentre fin nelle terre e nelle Castella o è ordinato di portare fuor delle porte il terren che si cava, o sono assegnati e prescritti in parti remote e disabitate i siti ove distribuir si debba. Nè si creda già che trasandassero i prudenti avi nostri tale attenzione; poichè all’incontro in niun’altra città fu proveduto a tal disordine con maggior forza. Avean obbligo i Giurati delle contrade d’invigilare e di dare avviso. Veggasi nel libro quarto de’ nostri Statuti il Capitolo 25, 26 e 54, ne quali sotto gravi pone pecuniarie, oltre al rimettere in pristino, si vieta espressamente il but-