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antichità romane 75

fino al fiume, e dovea piegare a destra, poichè la porta che fu in questo sito ne’ secoli di mezo, fu detta di S. Fermo. Vecchia tradizione fa che si creda essere stata di tal porta quell’antica pietra imposta alla chiavica, che nella via si vede co’ due Leoni, quali diedero fin d’antico il nome alla contrada. Antica è altresì la pietra del pozzo prossimo, che vestigio serva d’iscrizion Romana.

Si è provato nell’Istoria, come il secondo recinto di questa città fu opera di Teodorico. Di esso ampj tratti rimangono in piedi lungo l’Adigetto, quali si posson vedere camminando per di fuori. Di là dall’Adige, dove si serrava parimente con quelle mura un buon tratto del montuoso, varj pezzi ne appaiono, i primi de’ quali lungo il fianco del Monastero di Santa Maria in Organo. In alcuni luoghi di questo muro qualche pietra lavorata de’ tempi Romani si vede inserita, come presso S. Daniele un pilo sepolcrale.


Porta del Foro Giudiziale.


Nella via de’ Leoni, di cui poc’anzi.parlammo, insigne avanzo si vede, che per l’eccellenza dell’architettura è stato da maestri di essa computato tra quelli che hanno assai contribuito a rimetter l’arte: resta ora attaccato a una casa, cui serve di muro. Ne appare il prospetto ne’ libri de’ tre sopranominati Veronesi Scrittori, ma accresciuto arbitrariamente secondo l’uso di bassi rilevi e di varie statue. Poche anticaglie si trovano fuor di Roma che