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64 ricordi delle alpi.


Com’era bello osservare le foglie degli arbusti, delle erbe, de’ fiori sopraccariche di gocciole splendenti che, simili a gioconde lagrime di vergine, cadevano, grato umore al terreno, mandando l’ultimo tremolìo della fugacissima lor vita!...

XII.

Le Rondinelle.

Ed ecco una schiera di rondinelle, che,

«Facendo in aër di sè lunga riga»,

mi passava sul capo. Si sentiva una specie di pigolìo simile a un gemito; io mi volsi ad esse, e il cuore parvemi parlasse così: «O rondinelle! voi venite in nuove terre a cercar riso ed amore; e per voi la natura è sempre buona e bella, e Dio provvido padre. O innocenti figlie del cielo, io vi saluto; l’uomo solo non trova quiete e pace su questa terra.»

E da quello sciame staccatasi una, s’era volata a posar sur un ramoscello di salice, e aveva cominciato il suo bel canto. Io stetti religiosamente a sentirla, e la immaginazione così mi volle tradurre le armonie della rondinella.