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Pagina:Mantegazza - Elogio della vecchiaia.djvu/153

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L'indulgenza 129


fanno cioè l’opposto dei primi. Voi mi direte, forse ridendo, che nessuno dei due riesce nel suo intento, ma io che son vecchio posso assicurarvi, che col microscopio dell’ottimismo o col telescopio dell’idealità son sempre riuscito a trovare l’uovo nel pelo; cioè dovunque e sempre un germe di meditazione o una scusa del peccato; un lato estetico anche nei gobbi... Ho trovato sempre il filo tessile nell’ortica e il profumo nell’assenzio.

La pazienza e l’esperienza, che non fanno rima soltanto nelle parole ma anche nell’armonia delle umane cose, ci procurano quella cara e santa virtù che è l’indulgenza, tanto rara nela giovinezza, tanto comune nella vecchiaia; a cui porge infinite dolcezze e a cui dà un’amabilità grandissima.

Fra la pazienza e l’indulgenza sta la tolleranza, che tiene dell’una e dell’altra e che le riunisce in un vincolo di strettissima parentela.