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130 Le grandi virtù e le grandi gioie

Vi sono debolezze e viltà e iniquità nell’uomo, che non possiamo approvare, nè giustificare; ma nel giovane risvegliano lo sdegno e nel vecchio invece ispirano la tolleranza.

Nella gran fabbrica degli uomini, assai più difficile di quella delle ciambelle, vengon fuori dei gobbi, dei nani, degli idioti, tanto nel corpo come nell’anima; e dacchè non possiamo ucciderli, dobbiamo accontentarci di tollerarli, studiando intanto di perfezionare quella fabbricazione, che finora è sempre nello stato infantile e mitologico della più oscura ignoranza.

Dalla tolleranza all’indulgenza non vi è che un passo, e indulgenti son tutti i vecchi sani e buoni. Il perdono è una virtù sublime della vecchiaia, e se la insegnò e la predicò Gesù Cristo, benchè giovane, fu il solo e meriterebbe il nome di un Dio anche per questo solo, di avere insegnato a perdonare.

Guardatevi intorno e anche senza uscire dal giro ristretto della vostra famiglia, vedrete come l’indulgenza cresca con gli anni.