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148 Le piccole gioie della vecchiezza


di voi e più forti. Pazienza! Si siederanno anch’essi, quando voi, facendo l’ultimo viaggio, avrete lasciato loro libera la vostra sedia; quando anch’essi avranno i capelli bianchi.

Per ora il sieduto siete voi, e vi perdono anche, se sorridete un pochino, cedendo l’andare e il venire e l’affannarsi e lo strepitare dei molti, che cercano invano una sedia; fosse pure di paglia o di legno.

Tutti gli uomini nati sotto il sole possono sedere, dacchè a tutti quanti la mamma ha dato l’organo per poterlo fare; ma pur troppo non sono gli organi che mancano, ma le sedie. Anzi è appunto in questo squilibrio fra i sederi e le sedie che sta il grande problema sociale e per la cui soluzione son tante le proposte, quanti sono i cervelli umani.

Sia ad una conferenza o in una chiesa, in un teatro o in un meeting; se voi guardate d’un colpo d’occhio tutti gli atteggiamenti dei seduti, vedrete quanto sieno diversi secondo la loro età. I giovani son sempre seduti per metà, quasi volessero