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Le piccole gioie della vecchiezza 149


mantenersi pronti alla partenza. Hanno troppo da vedere all’intorno, signore o amici o nemici. E poi hanno sempre come un piccolo rimorso di star seduti, quando molti stanno in piedi e guardano allora in terra o fanno il distratto e guardano per aria, come chi commette un peccato. C’è là nel fondo una signora in piedi, c’è un conoscente che è zoppo, c’è un loro maestro, che invano hanno cercato una sedia. Ed essi son seduti; ma il rimorso guasta loro la gioia del riposo e sono inquieti e dispiacenti. La sedia c’è, ma nel cuscino ci sono nascoste delle spine psichiche.

Il vecchio invece non ha nel suo cuscino che voluttà; voluttà piena, senza alcun pentimento, senza alcun rimorso.

Perchè questi signori che sono in piedi non son venuti prima, perchè non hanno fatto una corsa? Io son seduto e ci sto bene, anzi benissimo. E le mani del vecchio si appoggiano sul bastone per aggiungere riposo a riposo e i suoi sguardi lentamente e lungamente girano all’intorno, compiangendo i non seduti.