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sta a quella dei frutti, come fra loro stanno i loro profumi.

Nei fiori la bellezza è il fascino primo, che li rende le più care creature della terra. Si direbbe che in essi il sommo fra i coloristi della Scuola Veneta si è alleato col principe del disegno della Scuola Greca; per cui la profusione, la varietà e l’intreccio dei colori non sono vinti che dall’eleganza, dalla purezza o dalla bizzarria del disegno. Là dove il colorista innamorato, nell’esaltazione del suo amore per il colore, lo getta a piene mani, in eccesso, col pericolo di cadere nel barocco e nella pletora del troppo, si fa innanzi il pittore del disegno, che nell’originalità e l’eleganza delle linee fa tale una cornice all’orgia dei colori, da far dire a tutti:

Oh che santi e cari alleati! Oh come stanno bene insieme nella feconda creazione del bello!

E quando il disegno sarebbe troppo severo, troppo semplice o rigido, viene subito il colorista colla sua inesauribile ta-