Pagina:Mantegazza - L'anno 3000, 1897.djvu/297

Da Wikisource.

un sogno 289

azzurre, che sembrano ravvolgere la statua come in una nuvola profumata.

I grandi finestroni del tempio sono tutti di vetro d’un azzurro cupo, per cui piove nella chiesa una luce fantastica e solenne.

In quell’ora poi la musica sotterranea di un organo gigantesco diffondeva per l’aria le sue note melanconiche. Tutto sembrava disposto in quel luogo per risvegliare nei fedeli immagini di un avvenire infinito e misterioso e l’eloquenza ieratica di quell’ambiente era così potente, che anche Paolo sentì il bisogno di inginocchiarsi accanto a Maria, nascondendo il volto nelle mani congiunte e lasciandosi trasportare lontano lontano da un’emozione indefinita.

Maria pregava già da alcuni minuti e quando, alzando gli occhi, vide accanto a sè prostrato in atto di preghiera il suo Paolo, non potè a meno di sorridere e di dirgli:

— O incredulo, che fai? Preghi anche tu la nostra Dea?

— No, non prego. Maria mia adorata,

Mantegazza. L’anno 3000 37