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un sogno 69

dall’albero per Newton. Eppure per quanti secoli gli uomini avevano veduto nella notte volare le lucciole, accendendo e spegnendo la loro piccola fiamma d’amore!

Il grande inglese in una sera d’estate passeggiava lungo il Ticino a Pavia, ammirando come avevano fatto milioni prima di lui le mille lucciolette, che scintillavano per l’aria.

Seduto sull’argine del fiume, col capo appoggiato ad una mano, meditava profondamente, quando a un tratto si alzò in un impeto di gioia e di entusiasmo creatore e come tanti secoli prima aveva gridato Archimede, esclamò: Eureka!

La grande scoperta era fatta!

Ed egli nelle sue memorie lasciò scritto l’evoluzione del pensiero, che lo condusse alla sua immortale e feconda scoperta.

Ecco, egli pensò, un piccolissimo insetto, che senza pile e senza grandi apparecchi produce la luce a sua volontà come a sua volontà la spegne. Ma gli altri animali non son forse capaci senza ordegni complicati