Pagina:Manuale di economia politica con una introduzione alla scienza sociale.djvu/149

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[§ 120] introduz. alla scienza sociale 139


120. Il fenomeno si può studiare bene nell’Inghilterra moderna. Il partito Tory contribuì a fare allargare ognora più il suffragio, scavando così sempre più profondamente gli strati che ad esso servivano per avere il governo, e ricompensando gli alleati con provvedimenti che bene si dissero di «socialismo Tory». Ma ora i Whigs, che pel passato difesero i principii liberali, entrano in concorrenza coi Tory, per conseguire grazia e merito appo la plebe; e perciò ricercano l’alleanza dei so-


    la politica è sopratutto dominata dagli interessi di quelli che la fanno e che intendono trarne vantaggio. Gli interessi si coalizzano facilmente, ed è così che, quasi dappertutto, i governi liberali si posano sopra genti che hanno qualche cosa da ottenere o per loro stesse, o pei loro comitati elettorali, o pei gruppi sociali dai quali sollecitano i voti.»
    Il Germain, che fu direttore del Crédit Lyonnais, discorreva accortamente, sino dal 1883, dei politicanti, «de ces hommes qui ne tiennent qu’à une chose: avoir la majorité et disposer du budjet de la France en faveur de leur clientèle.»
    Occorre aggiungere i fatti venuti in luce nell’inchiesta sui Certosini. Quel tale che disse di avere, insieme cogli amici, dato cento mila lire per le elezioni dei candidati governativi, e che soggiungeva che «non si occupava di politica». E quell’altro fatto di cui ragionò lo Aynard, il 12 luglio 1904, alla Camera, dicendo: «... il s’agit de savoir aussi ce que c’est que l’argent du comité Mascuraud, auxiliaire du gouvernement. Il s’agit de savoir qui est ce personnage originai qui tient un admirable comptabilité de ses banquets, surtout de ses banquets, et de ses allées et venues, et qui ne tient aucune comptabilité de l’argent.»
    Ma ciò è nulla, paragonato a ciò che segue agli Stati-Uniti, in occasione delle elezioni.