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10 principii generali [§ 13]


13. Col figurarci la terra come una sfera ci avviciniamo più alla realtà che col figurarcela piana o cilindrica, come fecero alcuni dell’antichità1; onde la teoria della terra sferica deve essere preferita alla teoria della terra piana, o cilindrica.

Col figurarci la terra come un’ellissoide di rivoluzione ci avviciniamo più alla realtà che col figurarcela sferica. Sta dunque bene che la teoria dell’ellissoide abbia sostituita quella della sfera2.

Ma anche quella teoria dell’ellissoide deve ora essere abbandonata, perchè la geodesia moderna mostra che ben più complessa è la forma dello sferoide terrestre. E ogni giorno nuovi studii più e più ci avvicinano alla realtà.

Per altro, in certi calcoli approssimativi, usiamo ancora la forma dell’ellissoide. Facciamo bensì


    grandezza della terra, egli dice: «Mihi incerta haec videtur conjectatio, haud ignaro quosdam Alpium vertices, longo tracta, nec breviore quinquaginta millibus pasuum assurgero», Hist. Mundi, II, 65. Si avrebbe così un’altezza di circa 74,000 metri, mentre in realtà il monte Bianco è alto solo 4810 metri.

  1. Anassimene se la figurava piatta; Anassimandro come cilindrica.
  2. Paul Tannery, Rech. sur l’hist. de l’astron. anc., pag. 106, discorrendo del postulato della sfericità della terra, dice: «Toutefois, eu égard à sa partie objective, il avait la valeur d’une première approximation, de même que, pour nous, l’hypothèse de l’ellipsoide de révolution constitue une seconde approximation. La grande différence est qu’a la suite des mesures et observations poursuivies en différents points du globe, nous pouvons assigner des limites aux écarts entre cette approximation et la réalité, tandis que les anciens ne pouvaient le faire sérieusement».