Pagina:Manuale di economia politica con una introduzione alla scienza sociale.djvu/238

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228 conc. gen. dell’equil. econ. [§ 213-216]


213. Le condizioni (C) nel caso di due merci e di due individui si riducono ad una; quella cioè che la quantità di A ceduta da un individuo è ricevuta dall’altro. È in virtù di tale condizione che, disponendo le curve di indifferenza dei due individui come nella fig. 16, il sentiero seguìto da ognuno di loro è rappresentato da un’unica retta m c.

214. Vediamo le corrispondenze delle condizioni riguardo agli ostacoli e riguardo ai produttori. Noi caso di due merci, le condizioni (D) si riducono ad una, la quale indica che il prezzo della merce è eguale al suo costo di produzione. Le condizioni (E) si riducono pure ad una, quella cioè che non rimanga alcun residuo di A, ossia che l’equilibrio abbia luogo sovra una linea di trasformazione completa.

215. L’equilibrio può essere stabile, od instabile. Supponiamo di togliere le equazioni della categoria (A) che si riferiscono al primo individuo; cioè non ci curiamo più di sapere se i gusti di quell’individuo sono soddisfatti; il suo bilancio seguita a chiudersi in pari, poichè rimangono tutte le condizioni (B). Le equazioni che abbiamo tolte dalla categoria (A) sono in numero eguale a quello dello merci meno una (§ 198); tale è pure il numero dei prezzi. Segue da ciò che, quando ammettiamo che i gusti di uno degli individui della collettività possono non essere soddisfatti, possiamo fissare arbitrariamente i prezzi.

216. Tale dimostrazione era necessaria per mostrare che l’operazione che ora faremo è possibile. Supponiamo di essere in una posizione di equilibrio per tutti i componenti la collettività; mutiamo leggermente i prezzi e ristabiliamo l’equilibrio per