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[§ 12-13] l’equilibrio economico 331


Graficamente, se facciamo m h eguale a uno, h l eguale a due, e poi tiriamo la retta l k inclinata di 45° su m o; la spezzata Fig. 47.h l k, sarà la linea delle trasformazioni complete; le altre linee di indifferenza saranno date da parallele a h l k. Se arrotondiamo un poco l’angolo in l, avremo nel punto l stesso il punto di tangenza del sentiero m l e di una linea di indifferenza. Unendo quei punti di tangenza, avremo la linea l l'. Poscia se k' l' passa per m, il sentiero rettilineo movente da m e tangente alla curva di indifferenza h' l' k' coinciderà colla stessa retta l' k'. Perciò il luogo dei punti di tangenza, ovvero la linea di massimo utile (III, 105) sarà la spezzata l l' k'. La sua intersezione c colla linea dei baratti m c d darà un punto di equilibrio.

Il produttore desidererebbe naturalmente spingersi anche più dalla parte degli indici positivi. Per esempio nel punto c'' starebbe meglio; ma ne è cacciato dalla concorrenza, come già vedemmo (III, 137).

13. Anche in questo caso la concorrenza può fare diverso effetto, come già vedemmo per le merci con conto di produzione decrescente (§ 10); essa può, cioè, lasciando fermi i prezzi, far crescere il numero di concorrenti, e quindi aumentare il costo di produzione. Per tal modo la linea di massimo utile si sposta e finisce per passare pel punto ove stavano fermi i produttori. L’equilibrio torna ad aver