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426 | capitali fondiari e mobiliari | [§ 24-26] |
trasformazione dei beni futuri in beni presenti, si hanno avute teorie estese e rigogliose.
25. Vi è qualche cosa che sa di mistero in quella trasformazione di beni futuri in beni presenti; onde la materia si presta a sottili disquisizioni. Spesso in parte, appunto perchè arcana, fu regolata da precetti religiosi, o diede luogo a teorie metafisiche, giuridiche, economiche. Tali teorie si possono studiare da chi vuole conoscere la teoria dei concetti umani, l’evoluzione della psicologia sociale; ma nulla c’insegnano sul fenomeno oggettivo del frutto del capitale. Le polemiche a cui hanno dato luogo non hanno e non possono avere la menoma efficacia per mutare il fenomeno oggettivo; o, se vogliano esprimerci con strettissimo rigore, tale efficacia è tanto poca, che ben si può dir nulla. Infatti poniamo, per dannata ipotesi, che si possa dimostrare che una di quelle teorie è errata, tanto chiaramente da farla riconoscere tale da tutti; non perciò saranno menomamente intaccati i sentimenti che ad essa hanno dato origine, e perciò torneranno a generare altre teorie simili. E senza alcuna polemica, col solo mutare dei tempi, mutano le vesti di quei sentimenti. Per tale modo il medioevo produsse teorie teologiche e metafisiche, e l’evo moderno ci dà teorie economiche come quella del più valore del Marx, della terra libera, ed altre simili, senza che vengano meno le teorie giuridiche, come sarebbe quella di Anton Menger, il quale, essendo assai poco conoscitore della economia politica, cava fuori certi diritti fondamentali1 che sono pure cosa amena; ma infine ogni sarto fa le vesti coi panni che ha.
26. Supposta legge della diminuzione del frutto
- ↑ Systhèmes. II, 107.