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432 capitali fondiari e mobiliari [§ 35-37]


Se l’equilibrio è turbato per un eccesso di esportazione, è manifesto che i fenomeni sono contrari a quelli ora accennati.

36. In un paese che ha una circolazione di carta-moneta, se l’equilibrio è turbato per un eccesso di importazione, scema il prezzo della moneta cartacea espresso in oro; ciò stimola le esportazioni, deprime le importazioni, e tali forze operano, come nel caso precedente, per ristabilire l’equilibrio.

In quanto allo sconto, sogliono i governi — per proteggere, dicono, i commerci e le industrie — mantenerlo quasi costante. Per ottenere ciò, o restringono le somme scontate, il che finisce ad avere un effetto simile a quello dell’aumento dello sconto, tendendo a deprimere le nuove trasformazioni del risparmio in capitali, e i consumi: oppure provvedono crescendo la quantità di carta-moneta in circolazione, col che ne deprimono nuovamente il prezzo, e quindi aumenta l’intensità delle forze che stimolano le esportazioni e che deprimono le importazioni.

37. È essenziale di non confondere gli effetti dinamici che seguono quando si passa da una posizione di equilibrio ad un’altra, cogli effetti statici in una posizione di equilibrio qualsiasi.

Per avere fatto tale confusione, vi furono autori i quali si figurarono che una moneta deprezzata favorisce le esportazioni, deprime le importazioni. Ciò non è vero; quegli effetti seguono solo mentre si deprezza la moneta.

Supponiamo una posizione di equilibrio in cui una somma 100 di carta-moneta vale 80 d’oro; e un’altra posizione, in cui 100 di carta-moneta vale 50 d’oro. Quelle due posizioni possono essere identiche, e identiche anche — eccetto feno-