Pagina:Manuale di economia politica con una introduzione alla scienza sociale.djvu/441

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[§ 34-35] capitali fondiari e mobiliari 431


34. Chi è a Londra, ha due modi per fare un pagamento a New York. Può, cioè, comperare un credito su New York (chèque, lettera di cambio, ecc.), pagando il cambio, oppure mandarvi effettivamente dell’oro, pagando le spese perciò occorrenti. È manifesto che adoprerà il mezzo per lui più vantaggioso; quindi comprerà crediti sinchè il cambio sia inferiore, o, al più, eguale allo spese pel trasporto e la trasformazione dell’oro. Il punto dell’oro è quindi quello in cui l’oro principia ad essere esportato dal paese pei pagamenti all’estero.

Abbiamo descritto le linee principali del fenomeno: sarebbero da aggiungere molti particolari. Il punto dell’oro, può essere diverso, secondo le circostanze: per esempio, se si esporta oro semplicemente per pagare un debito, oppure per scopo di speculazione, ecc.

35. Il cambio e il commercio internazionale. — L’equilibrio del commercio internazionale essendo stabilito, supponiamo che si alteri col crescere l’importazione di merci. Quell’aumento di importazione si dovrà pagare coll’oro del paese; il cambio diventerà sfavorevole al paese, il prezzo della moneta nazionale espresso in monete forestiere scemerà, quindi i prezzi delle merci nazionali, che nominalmente rimangono gli stessi, scemeranno se si esprimono in moneta forestiera. Da ciò segue che l’esportazione sarà stimolata, l’importazione sarà depressa. Abbiamo così due forze che tendono a ristabilire l’equilibrio turbato. Non basta; per procurarsi l’oro dall’estero, si dovrà pagare un maggior frutto; praticamente le banche di emissione dovranno alzare lo sconto; ciò farà ostacolo a nuove trasformazioni di risparmio in capitali, a nuovi consumi; onde, anche per quella via, ci sarà tendenza a tornare alla posizione di equilibrio.