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70 | introduz. alla scienza sociale | [§ 46-48] |
per procacciarsi beni materiali, ma che si volgono all’arte, alla letteratura, alle scienze; ci sono gli oziosi, gli inetti, coloro che consumano mente e vigore negli sports, ecc. Infine, circostanze svariatissime possono collocare diversamente nella gerarchia sociale uomini che abbiano eguali le qualità intellettuali e del carattere.
47. Notisi, ed è nuova analogia con quanto accade nel tempo (§ 81 nota), che la facoltà di astrazione va crescendo dal basso in alto; onde solo negli strati superiori appaiono i principii generali che compendiano i diversi generi di azioni; e coll’apparire di quei principii si manifestano le contraddizioni che tra essi possono esistere, e che più facilmente sfuggono tra i casi concreti da cui sono astratti quei principii.
48. La mente umana è così fatta, che nei tempi di viva fede non scorge contraddizione alcuna tra i suoi pensamenti riguardanti la religione e gli altri pensamenti che riguardano la morale o i fatti sperimentali; e quei vari pensamenti, sebbene talvolta assolutamente opposti, possono coesistere nella stessa mente. Ma, quando scema la fede, oppure quando, come ad esempio passando dagli strati inferiori ai superiori in una stessa società, divengono maggiormente indipendenti i vari generi di sentimenti (§ 19), quella coesistenza diventa spiacevole, dolorosa, e l’uomo mira a scansarla, procurando di togliere le contraddizioni, che solo allora scorge.
Nella mente degli antichi elleni capivano, senza contrasto alcuno, le scandalose avventure dei loro dèi e principii di morale discretamente elevati. In una stessa mente stavano, senza cozzare, la credenza che Kronos avesse, con dentata falce, tagiiati i