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el pubblicare dopo le cose mie, la seguente lettera e annotazione, che Nicolò Tommaseo spediva nel 1859, coll’aprirsi della lotta Nationale, al giornale L’Opinione, ed a quello di Genova, diretta al mio nome, sono convinto di fare cosa estremamente grata, non solo al lettore, ma bensì ancora di compiere un atto di dovere alla venerata memoria di quel chiarissimo ingegno quale fu Nicolò Tommaseo; di quel sommo maestro, che con purezza di stile ed eleganza di modi, sapeva potentemente giugnere il sublime nel dettare il sentimento di Patrio amore, di Libertà, di Fede. Gli aurei detti di tant’uomo, in tali momenti di orgasmo Nazionale, non sono certo da considerarsi cosa di poco momento, per cui non posso che reputarmi