Pagina:Marinetti - Re Baldoria.djvu/215

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203 atto quarto

aveva delle malinconie poetiche!.. Non sai?., Anitroccolo cantava i tuoi versi, a tavola!..

L’IDIOTA

con un’espressione di fanciullo che si diverte:

Ah!

RE BALDORIA

che si avanza, dall’estremità invisibile della tavola, trascinandosi dietro un gran corpo:

Anguilla! Vieni presto!... Ho trovato la mia spada! la mia bella Succulenta! Indovina dove!... Non puoi... non puoi indovinare! Inghiottita, la mia spada!... Inghiottita tutt’intera da un servo di cucina!... Fino all’elsa!... Vieni a vedere com’è rigido, costui!...

ANGUILLA

lascia la testa dell’Idiota, e scompigliando, sulla tavola, tinozze boccali, scodelle e bicchieri, va verso il Re, che trascina pei capelli il corpo irrigidito del servo,

Ecco veramente, Sire, ciò che si chiama l’avidità del potere! (Vede Masticafiele e Pancotto, che seguono il Re) Buongiorno, Masticafiele!... Eccoti superato da un servo!...

RE BALDORIA

appoggiando al braciere il corpo che ha trascinato, rimbocca le maniche.

Che ne dici Anguilla?... Nessuno dei miei armaiuoli saprà mai fondere e cesellare una guaina così regale!... Ah! Perchè non sono abbastanza alto e muscoloso per portare, appeso al fianco questo fodero dolorante e moribondo?... Animo!