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204 re baldoria

Presto! Anguilla... tu, afferralo alla cintola, e voi, Masticafiele, Pancotto, tenete ben ferme contro il pavimento le gambe di costui!... Attenti! Ora sguainerò la mia spada!... Uno... due... tre!... Tenetelo con forza!... Appendetevi tutti al suo corpo!... Ah! Che dente!...

Il re brandisce, tenendola altissima, la sua spada La Succulenta, tutta rossa, con nastri di budella insanguinate. Gli ultimi vapori tenebrosi che stagnavano nella sala vanno lentamente svanendo.

Ed ora, ritorniamo a Fra Trippa! (Si avvicina a Pappone) Ammirate, amici, il taglio cesareo che renderà possibile a Pappone di partorire il nostro Fra Trippa!

Fende il ventre di Pappone. Fra Trippa compare, con le braccia in croce sul petto.

FRA TRIPPA

Deo gratias! Gloria in Excelsis Deo, et pax hominibus bonae digestionis... Voglia perdonarmi, la Maestà vostra, se stamane non ho celebrata la messa!

RE BALDORIA

brandendo la sua spada tutta adorna di gale di budella, s’arrampica sulla tavola, capovolge la sua tinozza d’oro e vi siede sopra, voltando le spalle alla finestra. Fra Trippa, Anguilla, Pancotto, Masticafiele e l’Idiota imitano il re, balzando uno dopo l’altro sulla tavola. Ognuno di essi si mette a sedere sul proprio bagno capovolto, voltando le spalle alla finestra aperta, che versa a flotti nella sala la luce dell’aurora, trepidante e verde-dorata

Oh! amici miei amatissimi... riposiamoci, adesso, per qualche minuto, prima di riprendere