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pelle di montone... Le ossature di quei corpi si disegnano con una orribile precisione... Vedi? La rotella dei ginocchi ed i gomiti fanno sembrare randelli nodosi le loro membra!... Le coscie, formate da un osso solo, sono più sottili delle gambe, che hanno due ossa...

FRA TRIPPA.

Dio!... Come son tese, le loro labira, sulle gengive sdentate!..

ANGUILLA.

Diamine!... I denti di costoro li abbiamo noi, sulla testa!... Oh! oh! ma com’è audace, l’Idiota!... Lo vedi?... (Pausa) Che caldo!... Soffoco!.. Questa luce acciecante sembra versarmi sulle spalle un ruscello di lava!... La mia carne bolle come una caldaia dell’inferno!...

FRA TRIPPA

preso da violenti brividi:

Senti questa voce stridula di latta!... E queste grida come di vapore che sprizzi da un piccolo foro?...

SANTA PUTREDINE

lungo fantasma di fumo perlaceo, con torto e terminato in alio da un sole rosso, acciecante, apparisce al disopra degli Affamati ammonticchiati nell’ampia cornine della finestra:

Sono io, io, che li riconduco tutti, per infiniti labirinti, questi eterni affamati dagli occhi grifagni e dal ventre, sfondato come la botte delle Danaidi!... questi eterni affamati dalle lingue veementi e dardeggianti che bevono il sole!...