Pagina:Marinetti - Teatro.djvu/308

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Musoduro

guardando fuori dalla finestra spalancata:

Senza muovermi dal tavolo, scrittore privilegiato, posso precisare liricamente la bellezza delle luci veloci. Ora invece di scivolare sotto la porta, fioriscono in cielo. Sono forse la fine di un dramma o, meglio, le corone delle ultime note di un’opera musicale.

Perlina

alla finestra:

Penso invece che il dramma ricominci ora. I passanti hanno facce da terremoto.

Musoduro

Nel quarto d’ora che precede un disastro, le facce di coloro che sono destinati a parteciparvi portano un frammento di quel disastro stesso stampato obliquamente sul viso. Non vedi tutto ciò? Dimmi.

Perlina

sporgendosi:

Cosa?... Ho capito! (Musoduro) La birraia mi grida di fuggire. Dice che gli inglesi bombardano anche il nostro quartiere.

Musoduro

Impossibile. Ad ogni modo, non ti è venuta certo l’idea di fuggire, Perlina?

Floflò

entrando spaventata:

Bisogna fuggire! Fuggire! Immediatamente! Ma come? Dove?


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