Pagina:Marinetti - Teatro.djvu/395

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Seconda voce

dall’interno:

Cocomero! Cocomerooo!... Gelati!

Il buongustaio

voltandosi verso l’interno:

Presto una fetta! Tutto però con calma. Ogni cosa a suo tempo. (Frugando nelle tasche; la faccia beata al cielo e leccandosi le labbra, misura a passi lenti la ribalta da sinistra a destra.) Simultanina pure è perfetta, ma troppo veloce. Palato e boccone insieme deliziosi ma senza arte né ritmo. Se fosse meno distratta, e soltanto un pochino attenta, avrei aperto per lei, soltanto per lei, questo pacchetto che contiene la più originale e saporita vivanda futurista. Si tratta dell’ormai famoso carneplastico. E’ composto di una grande polpetta cilindrica di carne di vitello arrostita ripiena di 11 qualità diverse di verdure cotte. Questo cilindro, disposto verticalmente nel centro del piatto, e incoronato da uno spessore di miele, è sostenuto alla base da un anello di salsicce che poggia su tre sfere dorate di carne di pollo. Volete assaggiarlo?... V’invito al mio ristorante. Seguite il moto delle mie mandibole, e con un piccolo sforzo dell’immaginazione assaporerete anche voi queste delizie. Agro... semidolce... un po’ pepato... rosmarinato... e il ricordo di un miele defunto. Vi concedo di far schioccare anche a voi la vostra lingua beata contro il santo palato. (Esce)

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