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Pagina:Marinetti - Teatro.djvu/420

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Decima sintesi

Fuori sipario.

L’arruffatore

esce e si ferma per frugare rovesciare tasche e taschini. Ne estrae lettere e telegrammi; finisce per trovare all’orlo del Pantalone destro uno stuzzicadenti con cui si pulisce l’interno dell’orecchio:

Le ho lasciate assieme. Da cosa nasce cosa. Simultanina è veramente interessante! Ne vorrei fare una cortigiana geniale, una etèra con pepe di Montmartre e sentimento di Posillipo, con un pizzico di bordello balcanico e relativo apache-poeta tipo Villon. Simultanina ha la stoffa! E il magnifico sguardo efebico... della donna che vuole essere posseduta! Ho però un’altra idea. (Estrae dalla tasca il microfono d’un radiotelefono e l’avvicina all’orecchio) Pronti? Sì. Buona sera. (Al pubblico) E’ un vero microfono di radiotelefono! Comunico perfettamente col nemico che assedia la città! Dunque? Cosa dice? La nostra artiglieria insiste sgarbatamente? Impossibile. Non sento nulla. Lei si sbaglia. Provvederò. Gradisca le nostre scuse. Già voi siete storica-


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