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Pagina:Marinetti - Teatro.djvu/588

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unghie sono cinque desideri pazzi cristallizzati. Con questa mano posso veramente toccare e possedere questa maniglia della sua porta! Lei, lei, quando verrà e toccherà questa maniglia, vi troverà dentro tutto il furore rovente del mio cuore. Speriamo che non tardi troppo e che l’aria della notte non rapisca il mio, amore fissato cosí.

Il padre

sempre più agitato e tremante mentre segue le operazioni misteriose di suo figlio:

Cosa fai ora?

Il figlio

davanti alla cassetta delle lettere:

Introduco la mia lettera, quella scritta in venti notti. Vi ho spremuto dentro tutta la mia gioventù. Quando lei uscirà, fremerà di piacere nel sentire il mio ardore nella maniglia. Sarà quello il nostro primo bacio. Poi introdurrà la sua lettera nella cassetta, e la sua lettera calda come il suo corpo cadrà sulla mia e le due lettere si sposeranno voluttuosamente (Singhiozzo) Ah! Se la potessi vedere! Ah! Se venisse!

Il padre

angosciosamente:

Cosa faresti?

Il figlio

mostrando al padre un piccolo specchio antico:

Senza che se n’accorga, comprendi? Si, senza che se ne accorga, io avvicinerei questo specchio al suo viso divino. Poi fuggirei portando i suoi occhi maravigliosi imprigionati nello specchio! E questo lo chiuderei nel cofano di bronzo



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