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190 l’innamoramento


151.Con tai lusinghe il lusinghiero Amante
la lusinghiera Dea lusinga e prega.
Ella arditetta poi la man tremante
gli stende al collo, e dolcemente il lega.
Qui, mentr’Amor superbo e trïonfante
l’amoroso vessillo in alto spiega,
strette a groppi di braccia ambe le salme,
ammutiscon le lingue, e parlan l’alme.

152.Dolce de’ baci il fremito rimbomba,
e furandone parte invido vento,
degli assalti d’Amor sonora tromba,
per la selva ne mormora il concento;
a cui la Tortorella e la Colomba
rispondon pur con cento baci e cento.
Amor de’ furti lor dal vicin speco
occulto spettator, sorrise seco.

153.Fu così stretto il nodo, onde s’avinse
l’aventurosa coppia, e sì tenace,
che non più forte vite olmo mai strinse,
smilace spina, o quercia edra seguace.
Vaga nube d’argento ambo ricinse,
quivi gli scòrse e chiuse Amor sagace,
la cui perfidia vendicando l’onta
con mille piaghe una sferzata sconta.

154.La bella Dea che ’nsanguinò la rosa,
ben che trafitta il sen di colpo acerbo,
contro il figliuol non si mostrò sdegnosa
per non farlo più crudo e più superbo;
ma premendo nel cor la piaga ascosa,
si morse il dito, e disse: — Io te la serbo.
Per questa volta con l’altrui cordoglio
tanta mia gioia intorbidar non voglio. —