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43.Sette monti ha la man, ciascun de’ quali
d’un pianeta del Ciel l’imago esprime.
Ha quattro linee illustri e principali,
corrispondenti a quattro membra prime.
In due la qualitá de’ genitali
e del fonte del sangue a pien s’imprime.
Dimostran l’altre due come costrutte
sien del capo e del cor le parti tutte.
44.Quindi altri poi considerar ben potè
d’ogni complessione e d’ogni ingegno
le tempre interne, e le nature ignote,
infortunii e fortune a piú d’un segno.
Né creda alcun, che cosí fatte note
sien poste a caso in animai si degno,
perché Natura e ’l gran Motor sovrano
nulla giá mai nel mondo oprano invano.
45.Or a l’opra son presta, e grata e lieve
mi fia per compiacerti ogni gran salma.
Porgi dunque la destra, a la cui neve
— disse seco pian piano — arde quest’alma.
E se ben sempre essaminar si deve
in ciascun uomo e l’una e l’altra palma,
a la manca però l’altra prevale,
s’è diurno (qual credo) il tuo natale. —
46.A questo dir la bianca man le stende,
vago d’udir piú oltre, il Giovinetto.
Con un sospir tremante ella la prende,
e prende nel toccarla alto diletto,
e quel pungente strai, che ’l cor l’offende,
sente scotersi intanto in mezo al petto.
L’altro con ciglia tese e labra aperte
gli occhi da lei pendenti, a lei converte.