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rigenerati a migliore essere. La quale avrá anco autoritá di por loro qual nome piú le parrá, cioè che s’abbiano a chiamare o cosa buona overo menchioneria. Che è stato quanto dir m’occorreva. E le fo affettuosa riverenza.
Di Roma, 4 di settembre 1628.
LXII
Al padre fra Iacinto Poggi, a Matera
Si congratula con lui per la ricuperata salute, e augura al mondo che abbia
lunga vita un predicatore cosi valente.
Di Roma, 7 luglio 1629.
LXIII
Al signor duca d’Alcalá, viceré di Napoli
I nvia il Mondo nuovo.
Di Roma, 18 di gennaro 1630.
LXIV
Alla communitá di Matera
Domanda ai suoi concittadini l’autorizzazione di scrivere e presentare a
loro nome una lettera di congratulazione al cardinale di Santa Cecilia,
testé eletto arcivescovo di Matera.
Di Roma, 7 d’agosto 1630.
LXV
Al signor Domenico Molini, a Vinezia
Lo prega di aiutarlo a ristampare il Canzoniero, l ’ Occhiale e il Mondo
nuovo, giacché le mene dei marinisti non gli fanno trovare uno stampatore a Venezia.
II grido pubblico, quando egli nasce dal libero giudizio universale e non da operati ordigni di chi v’abbia interesse, io credo che rarissime volte s’inganni o non mai, per cagion che quelle opinioni dove la piú parte degli uomini concorre è quasi