Pagina:Marino, Giambattista – Epistolario, Vol. II, 1912 – BEIC 1873537.djvu/399

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nell’ Archivio di Stato di Torino (0; la ni e la vi furono inserite nella prima raccolta dello Scaglia; la iv fu stampata dal Bruni stesso a principio della Ghirlanda ; la v si trova nella Vita del M. del Baiacca.

Il

Dalla precedente esposizione risulta che nessuna difficoltá speciale dovevamo superare circa i testi da seguire nella presente edizione dell’epistolario inariniano. Abbiamo tenuti presenti gli autografi per le poche lettere di cui essi esistano ancora, le edizioni originali delle opere del M. per quelle in esse pubblicate per la prima volta: pel resto ci siamo affidati, a seconda dei casi, alle raccolte dello Scaglia, del Cavaleris, e via discorrendo, limitandoci semplicemente a correggere qualche evidente errore tipografico e ad ammodernare grafia e punteggiatura.

La vera e sola difficoltá che ci si sia presentata è stata quella dell’ordinamento. Di certo, non potevamo imitare i precedenti editori nel loro spaventevole confusionismo. Bisognava dunque disporre le dugentocinquanta lettere da noi raccolte in ordine cronologico; e, poiché quasi tutte mancavano di data cronica, supplirla. In qual modo? Anzitutto, col metodo comparativo, ossia mettendo a confronto l’una lettera con l’altra, e desumendo dal loro rispettivo contenuto quale dovesse precedere e quale venir dopo. Indi, con l’avvalerci, per taluna di esse, degli accenni a qualche fatto di cui fosse nota la data precisa o almeno assai probabile, per istabilire, con relativa sicurezza, l’anno in cui fu scritta, e talvolta (purtroppo assai raramente) anche il mese e il giorno. La cosa non era facile, specialmente pel M., il quale, oltre a parlare quasi sempre di sé, e solo di rado e con vaghe allusioni, di avvenimenti pubblici, non aveva scrupolo di sorta a dire ai suoi amici, o per vanteria o anche pel semplice gusto di dirle, un mondo di bugie, che è facile immaginare quale elemento turbativo sieno venute ad arrecare nel nostro ingrato lavoro. E quante volte, dopo aver creduto di trovare il filo conduttore per datare un gruppo di lettere,

(i) Ringrazio il soprintendente, conte Giovanni Sforza, il quale, oltre a inviarmi copia di questa lettera, ha compiuta una minuziosa indagine nel prezioso Archivio, da lui diretto, per rinvenire lettere o memoriali del M. Ma purtroppo la ricerca ha dato risultato negativo.