Pagina:Marino, Giambattista – Epistolario, Vol. II, 1912 – BEIC 1873537.djvu/40

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volontá dell’autore? Io ne ho sentito molto disgusto, perché desiderava che si aspettasse questa impressione di Roma, dalla quale, per esser piú corretta ed emendata da me, si può pigliar la regola dell’altre. Ora, perché intendo che costi parimente si è posto mano a ristamparlo, vi priego a voler sospendere alquanto finché questa di qua abbia effetto, percioché, oltre che sará migliore la vostra, la vendita sará sicura; ché altrimenti il mastro del sacro palazzo fa grande schiamazzo e minaccia di proibirlo se l’ altre impressioni non saranno conformi a questa; ed a me farete un piacer grande.

Vi scrissi giá ch’io avea ricevuto il primo pachetto degli Adoni , che furono sei e, con l’aggiunta d’un altro consegnatomi dal signor Ferro, son sette. Ora sto aspettando gli altri con disiderio, i quali ho promesso di distribuire tra gli amici, e mi maraviglio che tardino tanto.

Per grazia, scusatemi col signor Businelli se non gli ho scritto, poiché mille altri impedimenti oltre la indisposizione mi hanno fatto mancare a cotesto virtuosissimo gentiluomo, a cui mi professo e confesso obligato per sempre.

Vi priego a procurarmi la buona grazia del padre abbate Collini e ratificargli quella mia devota ed affettuosa osservanza, la qual mi sovviene avergli giá assegnata con la persona istessa molti anni sono in Ravenna.

Non mi scorderò di passare tutti quegli uffici che mi saranno possibili a favore del padre Guiotti, si per amor vostro si per gli meriti del suggetto. E con tal fine vi bacio le mani.

Di Roma [autunno o inverno 1623].

CCXVI

Al signor Antonio Bruni - Napoli


Consiglia all’amico, convalescente in Napoli, il soggiorno di Mergellina.

Questa mia lettera troverá V. S. giunta in Napoli, dove spero che cotesto cielo sempre temperatissimo conferirá molto alla sua salute, lo non ho che soggiunger altro, eccetto che