Pagina:Marino Poesie varie (1913).djvu/420

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Riccardiana di Firenze, nella Nazionale di Torino, nell’Ambrosiana e Trivulziana di Milano, nella Marciana di Venezia, nella Comunale di Forlí, nella Bertoliniana di Vicenza, in quella Passerini-Lando di Piacenza; ma non sono tutti. Pur augurando che il Borzelli stesso o qualche altro studioso compia dei manoscritti di opere mariniane un’esplorazione sistematica, dirò che non credo sia per riuscire di molta utilitá alla storia letteraria, e certo poco utile sarebbe stata ai fini della presente scelta, che si trovava innanzi un giá troppo ricco materiale a stampa.


II


Le raccolte dei versi del M. furono ristampate moltissime volte nel Seicento, come si può vedere dalle notizie messe insieme dal Borzelli, dalle quali si ritrae che la sola Lira, nelle sue parti o per intero, ebbe circa venticinque ristampe, gli Epilalami sedici, la Sampogna nove, la Galleria tredici, e persino la Murtoleide otto. Ma, con l’anno 1675, queste ristampe, come per incanto, si arrestano; e seguono secoli in cui di tutta quella produzione non si ristampano se non pochi componimenti in appendice a qualche non frequente ristampa dell’Adone1, o taluno in antologie2, o tal altro in opuscoletti per uso degli adolescenti malamente curiosi3. Una sola di quelle operette sornuotò al naufragio, la piú insipida di tutte, il poemuccio La strage degli innocenti, che non solo fu tradotto in latino, in francese, in inglese e in tedesco, ma viene ristampato senza cessa da tre secoli in qua (una ristampa ne è uscita anche in questi giorni, Roma, Garroni, 1912), e sembra che abbia incontrato i gusti del popolo e della gente pia.

Che la violenta reazione e il conseguente profondo oblio, succeduto alla grande voga di circa un intero secolo, sia un «giusto giudizio», e «novo ed aperto», caduto su quella falso-brillante

  1. Nell’edizione di Londra (Livorno), 1789, e di Parigi, Baudry, 1849.
  2. Specialmente il sonetto: «Apre l’uomo infelice allor che nasce». Cento sonetti del M., editi e inediti, raccolse il Canini nel citato fascicolo del suo abortito Sonettiere italiano.
  3. Per esempio: I piaceri degli amanti, Londra, anno settimo repubblicano; o Venere pronuba, gli Amori notturni ed altre poesie (Milano, Bietti, 1883), che si vede ancora sui banchetti e muricciuoli.