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Pagina:Marino Poesie varie (1913).djvu/425

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nota 413


xxi. La prima idea della Strage degli innocenti risale alla giovinezza del M.: fu pubblicata postuma, come si è detto, nel 1632.


PARTE NONA. — Versi satirici.

i-ii. La contesa col Vitale è messa dal Borzelli, op. cit., p. 47, all’anno 1600, quando il Vitale si trovava in Napoli presso il duca di Gravina, come il B. stesso mi avverte, rispondendo a un mio dubbio; pel quale, vedendo nell’edizione delle Rime del 1602 si legge uno scambio di sonetti elogiativi tra il Vitale e il M., sarei indotto a trasportar quella polemica a qualche anno dopo, forse al tempo del soggiorno in Venezia.

iii-xi. La contesa col Murtola è, com’è noto, degli anni 1608-9.


Da questo prospetto cronologico si può forse ritrarre che la piú fresca e viva produzione del M. appartiene alla sua gioventú, all’ultimo decennio del secolo decimosesto; quando scrisse il meglio delle canzoni, sonetti e madrigali della Lira, abbozzò gli Idilli, cominciò la Galleria e concepí l’Adone. Nella sua maturitá, si ripetette, amplificò le prime concezioni (come nell’Adone, quale possediamo in forma definitiva), e si perdette in noiosi lavori cortigianeschi. Ingegni come il suo non hanno, di solito, che un sol momento di genialitá, coincidente col brio giovanile, e non riescono mai a diventare uomini seri. E, da giovane, il M. mostrò anche un po’ di cuore, come in qualche tratto della canzone per la morte della madre o nel sonetto per l’amico decapitato. Poi:

Angosce finse e simulò letizie
con quell’accento che non vien dal core!

Sulla poesia del M. si veda in particolare, oltre le pagine del De Sanctis nella sua Storia della lett. ital. (ii, 201-207), il bel libro di G. F. Damiani, Sulla poesia del M. (Torino, Clausen, 1889); e si confronti A. Belloni, Il Seicento (Milano, Vallardi, 1899), pp. 62-81; e anche B. Croce, Saggi sulla letteratura italiana del Seicento (Bari, Laterza, 1911). specialmente la prefazione e l’ultimo saggio.