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nello stesso tempo la materia alla vita di nuovi esseri e di nuove forme. Tale è la vicenda universale della vita: e tale è anche la vicenda del pensiero. La corrente idealistica è l’espressione della tendenza del pensiero verso l’unità, verso la sintesi; per la natura medesima del principio, che essa pone all’origine delle cose, essa è fratta a concepire il mondo come una perfetta unità e ad esprimere concettualmente quest’unità in una visione della realtà che non è soltanto una sistemazione subbiettiva delle conoscenze, ma è una vera fulgurazione, nella vita spirituale collettiva, di quell’unità che è il fondamento spirituale di tutte le esistenze. Alla corrente naturalistica è particolare invece la tendenza a negare ogni unità interiore delle cose, a disgregare l’universa realtà in una molteplicità assoluta di individui per sè stanti; e questa tendenza ha la sua espressione conseguente nella posizione autonoma delle singole conoscenze o dei singoli gruppi di conoscenze, riproducendosi così nello spiritò per una specie di ricorso analogico il carattere della natura che è molteplicità, resistenza all’unità della forma. Ma come nella assidua vicenda della generazione e della distruzione delle cose noi scopriamo, attraverso il fluire dei singoli esseri, un progresso costante, un’ascensione continua verso forme sempre più alte, che è come uno sforzo perenne della natura verso lo spirito, così nella successione alternata delle correnti collettive del pensiero, delle età negative e delle età creatrici, si rivela chiaramente, a chi non si arresti alla superficie, una progressione incessante verso un’espressione sempre più perfetta del fondamento spirituale della vita. Ogni nuovo movimento speculativo, ogni rinascimento delle grandi correnti idealistiche non è soltanto un ritorno periodico a forme consuete di pensiero ma costituisce un vero progresso nel pensiero e nella vita, una rivelazione sempre più perfetta dello spirito a sè stesso, che è anche il preludio d un nuovo orientamento della vita, d’una nuova forma di vita spirituale.

Ora anche a voi non è ignoto che noi stiamo sul limitare di una di queste età di rinnovamento e di creazione: il risveglio vivace del pensiero speculativo e della coscienza religiosa a cui assistiamo nei nostri giorni non è solo un’agitazione superficiale, ma è una corrente collettiva profonda in cui già vediamo disegnarsi vagamente una nuova concezione spirituale della realtà