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Sul formalismo della morale kantiana.1
1. Uno dei problemi più oscuri e più discussi della morale kantiana è quello del carattere puramente formale del suo principio. Anche in questa, come in altre parti essenziali della sua dottrina, Kant non fa convergere le sue ricerche profonde in un’esposizione limpida ed unica: le preoccupazioni sistematiche e l’abito suo di rivolgere più e più volte lo stesso problema da punti di vista diversi senza mai venire ad una soluzione definitiva, hanno anche qui lasciato un vasto campo all’arbitrio ed all’abilità degli interpreti.
2. Il punto di partenza della morale è dato a Kant, come è noto, dal riconoscimento del dovere come valore pratico, del fatto che tra le molteplici tendenze pratiche del soggetto umano vi sono delle volontà caratterizzate da un’assoluta universalità e necessità: la quale, sebbene sia specificatamente diversa dalla necessità inerente ai principii dell’intelletto, rivela tuttavia chiaramente, nella sua assoluta indipendenza dall’esperienza, la comune natura e la comune origine dalla ragione. Come la critica della conoscenza parte dal riconoscimento di valori teoretici, ossia di verità universali e necessarie, per quindi esplicarle e giustificarle, ma non dà essa stessa a queste spe-
- ↑ Estratto dalla Miscellanea di studi pubblicata per il cinquantenario della R. Accademia scientifico-letteraria di Milano.
P. Martinetti, Saggi e Discorsi. | 7 |